Tutto è cominciato quando, nei giorni scorsi, sono filtrate sui quotidiani alcune indiscrezioni secondo cui Anna Maria Tarantola, nei suoi primi colloqui con i direttori di rete e con i responsabili dei programmi Rai,ha dato loro una direttiva importante: "Bisogna fare molta attenzione al modo in cui l’immagine della donna è presentata in TV", ha detto "e, in particolare, ci vuole più cautela nell'esibire in TV la chirurgia estetica".
Le parole della dottoressa Tarantola hanno suscitato grandi discussioni tra gli “addetti ai lavori”. Il primo motivo per cui hanno fatto discutere è che non tutti sono d'accordo su quello che significano. L’invito del presidente Rai a «non esibire la chirurgia estetica» è stato infatti interpretato in modi diversi.
Secondo alcuni, infatti, la dottoressaTarantola intende semplicemente ridurre i programmi della TV di Stato che danno spazio a un argomento delicato come lachirurgia estetica, per evitare che possano mandare alle telespettatrici dei messaggi sbagliati. È di questo avviso, per esempio, Alba Parietti,cinquantuno anni, una famosaopinionista TV dalla bellezza dichiaratamente “rifatta”, che dice: "Da quanto ho capito, il presidente Tarantola vuole evitare che sulle reti Rai si parli troppo di chirurgia estetica. Se è così, trovo che abbia ragione. Infatti, anche se io stessa ho fatto ricorso al bisturi per farmi ritoccare il seno e le labbra, penso che promuovere la chirurgia estetica in TV sia un grande errore, perché si rischia di dare alle telespettatrici un messaggio sbagliato: l’idea che tutti i problemi possano essere risolti con un “ritocchino”".
Della stessa idea è la giornalista Donatella Bianchi, quarantotto anni, che conduce suRaiuno Linea blu: "Non ho niente contro la chirurgia estetica", dice "ma penso che promuoverla in TV sia pericoloso: ho visto molte donne che, dopo avere iniziato a farsi ritoccare, non smettevano più, perché non erano mai soddisfatte".
Molti, però, interpretano diversamente le parole diAnna Maria Tarantola. Pensano che il nuovo presidente non voglia solo mettere al bando i programmi che parlano di “ritocchi estetici”, ma che abbia un obiettivo molto più grande: allontanare dallaTV di Stato quelle stelle che sono pubblicità viventi della bellezza “artificiale”, perché ostentano i ritocchicui si sono sottoposte. Una vasta schiera di “bellezze rifatte” alla quale appartiene anche il sex Symbol per eccellenza della nostra TV, Belen Rodriguez: Belen,infatti, ha ammesso di essersi fatta aumentare il seno, e molti hanno avanzato il sospetto che, già che c’era, abbia fatto un ritocchino anche al naso, allelabbra e perfino al suo ammiratissimo “lato B”.
Secondo questa interpretazione, quindi, la signoraTarantola non ama la bellezza “artificiale”, quella delle stelle “rifatte”, e preferisce che laTV di Stato offra esempi di bellezza “naturale”. Ne è convinto, tra gli altri, il giornalista e conduttore Luca Giurato, settantadue anni, che afferma: «I programmi Rai in cui si parla dichirurgia estetica sono pochissimi: in tutto, si tratta di poche ore di TV all'anno. Non credo proprio che il presidente Tarantola abbia voluto prendere di mira una cosa così piccola, trascurabile. Mi sembra più realistico pensate che voglia dare un deciso “stop” alle bellezze “artificiali” che impazzano da tempo sul piccolo schermo. Ormai è tutto un proliferare di labbra rifatte, seni troppo prosperosi e “lati B” scolpiti dal bisturi ed esibiti con troppa disinvoltura."
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