Amauri ha salutato la Juventus lo scorso Gennaio, approdando alla Fiorentina, al termine di una difficile “separazione in casa”, punizione dettata dal suo rifiuto ad accettare un trasferimento nel mercato estivo.
Non è stato facile per l’attaccante brasiliano naturalizzato italiano stare “alla finestra” a guardare, mentre Conte istruiva i giocatori, che in fin dei conti erano ancora i suoi compagni, dettando schemi e moduli di gioco : ma lui è sempre stato lì nell’angolo, quasi come un bambino messo in castigo per aver disubbidito alla mamma….e quando hai per mamma una “Vecchia Signora” davvero non si può scherzare.
Ecco perchè a Gennaio ha fatto di corsa le valigie approdando sulle sponde dell’Arno per soli cinquecentomila euro, una cifra irrisoria per il mondo pallonaro, contratto solo fino a Giugno perchè nessuno della dirigenza viola aveva il coraggio di proporgli di più.
Perdipiù, Amauri aveva una grossa responsabilità : quella di sostituire Gilardino, approdato al Genoa. Si sa, la tifoseria viola è di palato fine, soprattutto per ciò che concerne il nome del centravanti gigliato : ricordiamo Ciccio Graziani, un certo Gabriel Batistuta, e poi ancora Luca Toni o Adrian Mutu.
Uno dei momenti più brutti di questi mesi è stato un “faccia a faccia” con dei tifosi inferociti dopo le cinque sberle prese contro la Juventus; chissà se Amauri,sabato scorso, nel momento in cui ha scoccato quel diagonale che ha battuto Abbiati, ha pensato solo per un attimo all’immenso favore che stava facendo alla “mamma” che lo aveva messo in castigo.
Chissà se questo gol, comunque importantissimo per la Fiorentina, basterà per riconfermarlo alla corte dei Della Valle anche per l’anno prossimo: comunque sia, un “ben tornato” al goal al ragazzino triste….
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