Nell'ultima Gazzetta
Ufficiale dell'Unione Europea è contenuto un bando, da aggiudicare
con il criterio del prezzo più basso, per l'affidamento in appalto,
per un periodo di due anni, della fornitura di agende da tavolo e
agende tascabili per il Senato della Repubblica Italiano. Il valore
dell'appalto è stimato in Euro 950.000 al netto di Iva.
Palazzo Madama, quindi,
avrà dall'anno prossimo le nuove agende, di cui, ovviamente, non
conosciamo né il formato,nè come sarà il rivestimento : intanto,
considerato che i senatori sono 315, possiamo più o meno calcolare
che ogni nuova rubrica avrà un costo che si aggirerà intorno ai
1600 euro....ben al di sopra dello stipendio medio di un italiano.
Nella specifica, le
agende che verranno realizzate, serviranno, a fine anno, come regali
di Natale, forse si tratta di una misura cautelativa ed adottata
tenendo presente che, in seguito ai recenti tagli operati sulle
diarie, i membri del Parlamento non se le sarebbero più potute
permettere.
Resta un altro nodo da
sciogliere : gli smartphone,ormai diffusissimi tra i politici e non
solo, contengono già, tra i gadgets del software, agende
elettroniche in cui potersi annotare centinaia e centinaia di note
ogni giorno; inoltre, gli stessi onorevoli sono stati provvisti,
ancora a spese delle rispettive Camere, di “tablet” della Apple.
Come diceva il
giornalista Antonio Lubrano, allora la domanda nasce spontanea : a
cosa servono tutte queste agendine? Proprio in questi giorni, dove si
susseguono appelli di salvaguardia al finanziamento pubblico dei
partiti, perchè non cominciare evitando questi sprechi che suonano
come uno schiaffo morale dato agli italiani?
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