Alessandro Del Piero, 38 anni a Novembre, una valigia già pronta per Giugno e un passaporto in mano, destinazione ancora ignota.
25 Marzo 2012, Torino, Juventus Stadium, ore 22,10 : Alessandro Del Piero è a bordocampo, si toglie la tuta, l'altoparlante scandisce il suo nome mentre il popolo bianconero urla il suo nome. Il suo ingresso in campo è un segnale forte, chi conosce il passato recente di Alex sa il perchè, sa che quella di ieri sera non era una partita qualunque, sa che Alex ha dovuto aspettare 6 lunghi anni (calcisticamente parlando) per poter rivedere la sua Juventus prendersi la Rivincita, con la R maiuscola, quella che passa per Calciopoli, quella che passa per la Serie B, quella che l'ha lasciato troppo tempo lontano dai palcoscenici che contano.
La carta d'identità per Alex non conta, per lui il tempo si è fermato il 12 Febbraio 2006, allo stadio di San Siro, Inter - Juventus, 85esimo minuto della ripresa : lo stadio è in silenzio, mentre Alex prende la rincorsa, tira e fulmina Julio Cesar nell'angolino alla sua sinistra. La Juventus espugna il Meazza per 2 a 1, Alex corre con le braccia alzate e la proverbiale "linguaccia" di fuori come un ragazzino, la Juventus di Fabio Capello corre verso il suo 29esimo scudetto, un titolo che poi le sarà tolto per le note vicende "Moggiane".
Ecco perchè per Alex il tempo ha ricominciato a scorrere solo ora e quando Arturo Vidal gli ha servito un passaggio "cioccolatino" nel cuore della difesa interista, siamo sicuri che Alex abbia ripensato in quella frazione di secondo a quella sera del 2006, come rapidi fotogrammi di una pellicola dimenticata.
A fine partita, gli abbracci ai compagni che, tranne Gigi Buffon, non sono più gli stessi di quella sera ma a lui poco importava perchè chi ha conosciuto Alex anche se solo da pochi mesi è come se lo conoscesse da una vita.
E poi via, negli spogliatoi a festeggiare e poi in sala stampa, a chi gli chiedeva del suo futuro, del "benservito" che la dirigenza gli ha già consegnato nelle mani, Del Piero rispondeva come se si fosse svegliato da un sonno durato sei anni : il futuro? Beh, il futuro è domenica prossima contro il Napoli, il futuro è un contratto che Alex aveva firmato l'anno scorso in "bianco" (o meglio in "bianconero" come gli piace precisare), perchè Alex è sempre stato soprattutto un campione di stima e di rispetto.
Non sappiamo cosa succederà a Giugno, se Alex chiuderà per sempre con la chiave il suo armadietto a Vinovo e prenderà in mano per la prima volta nella sua carriera una valigia. Se solo Andrea Agnelli capisse che per Alex il tempo si era fermato...
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