Avere la passione per le armi potrebbe
sembrare una cosa assolutamente normale, è quantomeno insolito che
questo tipo di “hobby” è il passatempo preferito per un prelato,
il Cardinal Domenico Calcagno da Savona; il monsignore, infatti,
possiede una vera e propria armeria che può contare su 13 armi da
fuoco, tra pistole e fucili.
E' ben comprensibile come
il Vaticano abbia mostrato tutto il suo imbarazzo di fronte ad uno
degli esponenti più in vista della Chiesa in Italia; infatti,
Monsignor Calcagno è il responsabile dell'Apsa (Amministrazione del
Patrimonio della Sede Apostolica); certo, il soprannome di “Cardinal
Rambo” con cui è stato ribattezzato il prelato, non è
propriamente quello che ci si aspetta da un ecclesiastico.
E' vero, Gesù, nel
Vangelo, disse che ogni cristiano, prima di guardare la “pagliuzza”
nell'occhio del nostro prossimo, dovrebbe fare attenzione invece alla
“trave” che possiede ognuno di noi; è inevitabile, però,
constatare che l'uso delle armi è, quantomeno, in contrasto se non
vogliamo parlare di completa antitesi, con il messaggio caritatevole
fondato sulla bontà e sull'altruismo che il cattolicesimo dovrebbe
diffondere tra i fedeli.
Viene da chiedersi, quale
tipo di commenti sarcastici e anche qualche risatina, farebbero i
suoi fedeli ascoltando un'omelia del cardinale a proposito, per
esempio, del passo del profeta Isaia dove viene detto che gli uomini
faranno “delle loro lance cesoie per potare, né impareranno più
la guerra.”.
Pur rendendoci conto che
i preti, a qualsiasi “classe” appartengano (siano essi solo
semplici parroci oppure alti prelati) sono fondamentalmente degli
uomini come noi e come noi sono soggetti a sbagliare, viene a mancare
la cosiddetta “libertà di parola” e, nondimeno, l'esempio da
imitare.
Tra l'altro, la stessa
diocesi di Savona, è stata al centro recentemente di sospetti
riguardanti alcuni sacerdoti accusati di pedofilia, (accuse
infinitamente più gravi rispetto alla detenzione di armi), i cui
nominativi pur non essendo stati resi noti, sono sulla bocca degli
abitanti della provincia ligure.
Forse, l'unico vero
desiderio che hanno i fedeli è quello che, un giorno, si possa
ritornare a parlare dell'unica vera missione della Chiesa Cattolica e
non di vizi, scandali e segreti che non fanno altro che gettare fango
su coloro che si professano i portatori del Vangelo nel Mondo.
Nessun commento:
Posta un commento