giovedì 12 aprile 2012

Niente caffè agli immigrati, il razzismo e l'esasperazione


Al giorno d'oggi, gestire un esercizio pubblico non è affatto facile, lo possiamo comprendere dai numerosi fatti di cronaca che vedono delinquenti spesso improvvisati minacciare quotidianamente l'incolumità dei commercianti in tutto il nostro Paese, anche solo per poche migliaia di euro.

L' episodio, accaduto in provincia di Padova per l'esattezza ad Abano Terme, rivela quanto sia aumentata la paura e l'esasperazione di chi cerca, giorno dopo giorno, di lavorare duramente, resistendo alle varie pressioni e ai diversi problemi quotidiani.


Un bar, come tanti altri in Italia, un locale dove spesso entrano degli stranieri e quando la discussione tra di loro si fa un po' più animata del solito, a farne le spese è sempre il locale, perchè quando l'ira si scatena, non si guarda in faccia a nessuno.


Il gestore del locale, il Sig. Lorenzo Pistore, ha cercato di tenere a bada la clientela ma poi, esasperato dall'ennesima lite, ha ordinato al suo personale di non servire più consumazioni a clienti marocchini, tunisini o comunque di origine nordafricana.

Puntuale, però, è scattata una denuncia ai carabinieri da parte di un marocchino di nascita ma da qualche anno cittadino italiano a tutti gli effetti, che ha visto rifiutate le sue richieste fatte ai dipendenti dell'esercizio.

La denuncia ha avuto come conseguenza una inevitabile ed ineccepibile multa anche perchè dal punto di vista giuridico, la legge non fa nessuna distinzione né di razza, né di colore della pelle.

Ciò che fa più riflettere sono le conseguenze di questo episodio : ora il gestore del bar viene addirittura preso di mira e accusato duramente di razzismo.

Ognuno di noi in merito può trarre le conclusioni che più ritiene opportune; certo, ci sarebbe da chiedersi se, a parti inverse, cioè se noi italiani ci recassimo in un bar nordafricano e ci comportassimo in maniera maleducata, riceveremmo lo stesso tipo di trattamento; forse, prima di tirare in ballo discriminazioni razziali, bisognerebbe imparare le regole della civiltà ancor prima di appellarsi a pregiudizi razziali.


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