Se
per caso, un bel giorno dovreste accorgervi che un piccolo
elicottero, o un apparecchio simile a un aereo in miniatura, vi sta
pedinando di nascosto, non è il caso di allarmarsi: è solo un drone
del governo, della polizia, o forse di vostra moglie, che ha dato
incarico ad un’agenzia privata di investigazioni di controllare
ogni vostro movimento.
La
Federal Aviation Administration degli Stati Uniti, infatti, ha
concesso la licenza per costruire,
sperimentare
e usare i droni, i cosiddetti “apparecchi spia”, ad oltre 50
soggetti.
Nell'elenco
dei prescelti figurano la Nasa e il Department of Homeland Security,
vale a dire l'equivalente del nostro ministero degli Interni.
Possiamo trovare, però, anche decine di varie università,
dipartimenti di polizia e, in futuro, probabilmente anche i
cittadini privati.
I
droni hanno avuto un ruolo importante nella lotta al terrorismo, in
particolar modo in Iraq e in Afghanistan; non dimentichiamo, inoltre,
la spettacolare azione contro Al Qaeda, di cui si sono resi
protagonista e che ha permesso l’uccisione del leader Anwar
al-Awlaki.
L’Amministrazione
del presidente Obama ha privilegiato un progetto, che, in pratica, ha
come obiettivo quello di ridurre l’impiego dei militari a favore
dell'uso dei droni, proprio per la loro precisione e per il fatto che
non mettono in pericolo vite umane dell'Esercito.
Questa
tecnologia, che ha avuto così tanto successo in breve tempo, servirà
così anche alla polizia per controllare i quartieri che sono più a
rischio “criminalità”, ai media per le loro inchieste, alle
università per preparare gli studenti, alle agenzie che fanno
mappature, a quelle che lavorano nel settore agricolo.
Il
compito di assegnare le licenze, come detto, appartiene alla Federal
Aviation Administration (Faa), che regola, in generale, anche il
traffico aereo americano. La Electronic Frontier Foundation, una
fondazione dedicata alla libertà di informazione su Internet, ha
svolto un'indagine per vedere il comportamento della Faa in questo
settore.
In
base ai dati raccolti risulta che oltre 50 soggetti hanno già
ottenuto il permesso di avviare lo sviluppo e la sperimentazione dei
droni, potendo utilizzare circa 150 sistemi diversi. Ancora non si sa
di preciso quanti siano gli apparecchi costruiti, ma si calcola che
siano oltre 300, perché ogni licenza dà la possibilità di
realizzarne più di uno, dai piccoli elicotteri telecomandati ai veri
e proprio droni, come quelli impiegati dal Pentagono e dalla Cia
durante le azioni militari.
Nessun commento:
Posta un commento