Ci avevano insegnato, ci
avevano istruito con cura e con diligenza, su come risparmiare i
nostri bei soldini, facendo andare la nostra lavatrice o la
lavastoviglie e lo scaldabagno, dopo le 7 di sera o prima delle otto
del mattino.
Avevamo imparato bene
anche il nome, si chiamava “tariffa bioraria” e dal 2010 ci
consentiva di alleggerire il peso della nostra bolletta elettrica,
proprio grazie al particolare sconto applicato alla cosiddetta
“fascia notturna”.
Ma si sa, l'Italia è un Paese di mercanti e, come dice il proverbio, le promesse spesso sono tali : infatti, in seguito ad una piccola rivoluzione nel mercato dell'energia, ci si è accorti che utilizzare i nostri elettrodomestici nella fascia notturna, non è più così conveniente come fino a poco tempo fa.
Tutto questo è dovuto
soprattutto all'aumento della diffusione delle nuove fonti di
energia, eolico e specialmente fotovoltaico : infatti, quando vanno a
pieno regime, soprattutto di giorno, hanno diritto di precedenza
rispetto alle altre forme di energia.
Cosa succede in pratica?
Con l'arrivo delle ore serali, la fornitura di energia fotovoltaica
diminuisce, ma è anche vero che la rete elettrica deve sostenere un
aumento del “carico” dovuto per l'appunto al maggiore consumo di
elettricità nella fascia notturna; da qui deriva un innalzamento dei
costi di produzione che finisce quindi per incidere sui consumatori
finali.
Ecco perchè nel 2011, la
tariffa nella fascia giornaliera ha registrato un aumento contenuto
pari a circa il 7%, mentre nelle altre ore l'incremento è stato pari
al 20%; gli ultimi dati, relativi al mese di Marzo, parlano
addirittura di sorpasso della tariffa notturna rispetto a quella
diurna.
L'Autorità per l'Energia
sta studiando un piano per “limitare i danni” ai consumatori;
intanto, continuiamo a fare i conti con l'inflazione e con i nostri
pochi euro che ci rimangono a fine mese (per chi ancora ci
arriva....); certo, sapere che anche dove un tempo contavamo di
risparmiare, non è più così, suona come un'ulteriore beffa.
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