Chissà cosa avrà
pensato Conte quando Leonardo Bonucci è volato in cielo per
inzuccare il pallone che ha regalato il vantaggio alla Juventus
contro il Palermo. Eh sì, perchè Bonucci, lo si voglia ammettere o
no, è sempre stato uno dei “pallini” dell'allenatore leccese,
sin da quel pomeriggio d'agosto, quando volarono parole grosse con
Marotta che aveva già messo sul tavolo le offerte dello Zenit di San
Pietroburgo proprio per Leo e per Pepe.
Sarebbe stato facile, no?
Con Del Neri come allenatore, Leonardo era stato messo sul banco
degli imputati insieme ad altri giocatori come Felipe Melo e Amauri,
proprio perchè la difesa si era dimostrata un autentico colabrodo,
con un passivo di reti da squadra destinata a retrocedere.
Ma Conte è un testardo e
ha difeso Leo, anche a costo di rimetterci la faccia, Leo rimane; e
così, inizia la stagione a Settembre ed è inevitabile che il
centrale di Viterbo debba essere uno degli osservati speciali, uno
dei primi sul quale puntare il dito in caso di guai difensivi.
Si vede subito però che
la Juve di Conte è una parente lontana della squadra abulica
dell'anno precedente e così Leo prende fiducia insieme ai compagni,
cercando di assimilare le nuove metodologie di lavoro : ma, si sa, le
critiche sono dietro alla porta e così i mugugni arrivano sul
pareggio interno contro il Genoa (2-2) e soprattutto col Napoli dove
solo un secondo tempo straordinario rimedia alla debacle difensiva
iniziale.
Chiellini e Barzagli sono
dei beniamini degli Ultras, mentre con Leo c'è ancora della
ruggine...e così, quando nel mercato riparatore di Gennaio arriva (o
meglio ritorna...) Martin Caceres, tutti si affrettano a dire : “E'
chiaro, la Juve l'ha comprato per mettere in panca Bonucci.....”
Si arriva così al 25
Febbraio e al big match contro il Milan a San Siro : la Juve parte
così così, il Milan pressa e Leo entra in difficoltà; per trovare
sicurezza, cerca di strafare e così sbaglia in maniera macroscopica
un disimpegno regalando agli avversari il vantaggio di Nocerino. Poi
il “pasticciaccio” del gol di Muntari e il pareggio di Matri...
Il giorno seguente, giù
critiche come se grandinasse...e a chi? A Leonardo Bonucci, che non
merita la Juventus, che si crede il nuovo Beckembauer ma che è
soltanto un giocatore mediocre, eh già, era facile giocare nel Bari,
si, ma a Giugno, però, se ne dovrà andare stavolta....
Ma Conte fa da muro per
Leo e si va avanti, questa volta però, cambiando modulo: anziché il
4-3-3, proviamo col 3-5-2; col Genoa niente gol subiti, a Firenze
tantomeno, nella partitissima con l'Inter nemmeno e col Napoli?
La Juve attacca ma il
risultato non si sblocca...Leo è lì, al suo posto davanti a Buffon
e gli sta stretto, pensando a quando era ragazzo e giocava da
attaccante; e così, improvvisamente lo vediamo là davanti e tutti a
dire : “Ma che sta facendo Bonucci? Che stia dietro, no?” E così,
al 53esimo Leo, in area, ti inventa la girata (deviata
impercettibilmente da Vucinic) che regala alla Juve il vantaggio.
Basta così? No, perchè
il resto è storia recente, quella di Palermo : ancora lui, ancora
Leo, su calcio d'angolo, a volare più in alto di tutti e a trovare
quell'angolino dove depositare il vantaggio...
Eh sì, Conte aveva
ragione in quel pomeriggio d'agosto...
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