L'entusiasmo per la
conquista del 28esimo (o 30esimo...) titolo da parte della Juventus
ha fatto il giro del mondo contagiando la stampa internazionale che
ha speso molte parole di elogio per la società bianconera, in
particolare per Antonio Conte, allenatore matricola eppur subito
vincente.
La soddisfazione nelle
file juventine appare più che legittima, motivata sia dall'oblio
degli anni bui post- Calciopoli e della retrocessione in Serie B,
sia da quella voglia di rivincita sulle eterne rivali, Milan e Inter.
L'euforia per il titolo
non deve far passare in secondo piano alcune riflessioni che, a rigor
di logica, gli sportivi (juventini e non) devono prendere in
considerazione.
Primo : se dovessimo
quantificare in percentuale i meriti della Juventus e i demeriti del
Milan, quale linea di confine riusciremmo a tracciare? E' più uno
scudetto vinto dai bianconeri oppure un titolo perso dagli uomini di
Allegri? A prescindere da fuorigioco, “gol fantasma” e rigori a
favore, i rossoneri alla 29esima giornata (meno 9 al termine)
avevano addirittura 4 punti di vantaggio sui bianconeri ; il tracollo
nei quarti di Champions contro il Barcellona ha poi influito in
maniera decisamente negativa sul rendimento in campionato.
Secondo : niente
Champions. La stagione juventina è stata decisamente agevolata dalla
non partecipazione alle Coppe Europee ; giocare ogni 3-4 giorni, si
sa, ha un effetto logorante sui giocatori, sia sul piano fisico che
sul piano mentale e il Milan ha pagato dazio con la Fiorentina e con
il Bologna, proprio per le scorie accumulate in Champions.
Terzo : capitolo
infortuni. La squadra bianconera, contrariamente a quanto accaduto
negli ultimi anni, ha subito pochi infortuni e soltanto in occasione
della trasferta a Marassi contro il Genoa ha dovuto fronteggiare una
vera e propria emergenza in difesa con le defezioni contemporanee di
Barzagli, Bonucci e Chiellini; il Milan, invece, per tutta la
stagione ha dovuto fare i conti con numerosi infortuni, alcuni dei
quali (vedi Thiago Silva,Pato,Nesta,Boateng solo per citarne alcuni)
hanno inciso profondamente sul rendimento di tutta la squadra.
Tirando le somme di fine
anno e guardando al futuro, la società bianconera non può
permettersi di dormire sonni tranquilli per la prossima stagione : la
filosofia e le metodologie di gioco di Conte se da una parte offrono
una straordinaria spettacolarità nel gioco, dall'altra inducono ad
uno spreco di energie non indifferente che, in ottica Campionato e
Champions League, potrebbero causare non pochi problemi dal punto di
vista fisico.
Da qui dovrà partire la
prossima campagna acquisti bianconera che dovrà operare i giusti
ritocchi ad un collettivo straordinariamente già unito, facendo
attenzione a non rompere gli equilibri della “creatura” vincente
di Antonio Conte.
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