Dal 12 al 17 Marzo scorso a Marsiglia, si è tenuto il "Forum Mondiale dell'acqua", dove i rappresentanti di 140 paesi si sono confrontati sulle problematiche derivanti dalla scarsezza di risorse idriche, con l'intento di sensibilizzare l'opinione pubblica sull'importanza della gestione di tale bene prezioso.
Secondo i dati dell'Unesco, infatti, 884 milioni, circa il 13% dell'intera popolazione mondiale, non hanno accesso ad una fonte di acqua potabile e circa 2,6 miliardi di persone, circa il 39% degli abitanti della Terra, non possono beneficiare di servizi igienici adeguati.
Secondo le stime attuali dell'OMS, l'Organizzazione mondiale della Sanità, le cosiddette "malattie idriche" ovvero quelle patologie direttamente connesse all'uso di acqua non potabile, causano ogni anno 3,6 milioni di vittime, di cui oltre il 90% ha meno di 14 anni.
Pier Francesco Zazo, il ministro plenipotenziario alla Cooperazione del Ministero degli Esteri, ha affermato che "il settore idrico e, più in generale l'ambiente, è tra le priorità della cooperazione italiana. Il nostro impegno è quello di perseguire gli obbiettivi di sviluppo del Millennio e quindi di dimezzare entro il 2015 il numero delle persone che non hanno accesso all'acqua e ai servizi igienici di base. Si tratta di un problema drammatico. Si pensi che nei Paesi in via di Sviluppo è più facile per assurdo possedere un cellulare che avere accesso all'acqua."
Tale posizione è stata ribadita anche da Jean-Claude Oliva, presidente dell' Eau Ile De France e organizzatore del convegno : "Il primo grande Tema riguarda il diritto all'acqua."
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