Tempi
duri per gli impiegati e per i “colletti bianchi” in generale :
arrivano i detective, l’arma più innovativa e “maligna”
introdotta dalle aziende contro assenteisti, finti malati, lavoratori
che abusano dei permessi della famosa legge 104 (assistenza a
portatori di handicap).
Nel
corso dell'ultimo anno, in Italia sono state circa 6 mila, gli
imprenditori che hanno chiesto l'aiuto agli investigatori privati per
far “pedinare” i rispettivi dipendenti sospettati come
fannulloni e “furbacchioni”; una percentuale in aumento rispetto
al 2010, addirittura pari al 30 per cento.
In
effetti, le conseguenze della crisi hanno fatto sì che le aziende
mostrino sempre meno tolleranza quando di tratta di rendimento e di
produttività dei singoli impiegati ; pare, addirittura, che le
indagini aziendali abbiano, per la prima volta, superato quelle
“classiche” che riguardano le infedeltà coniugali.
In
cosa consiste la procedura investigativa? In genere, inizia con la
classica “spiata” di un collega ai dirigenti superiori. Spesso
(in sette casi su dieci), l’assenteista, realmente,non si sta
godendo una vacanza, questo è vero, ma viene spesso “beccato”
mentre sta facendo un doppio lavoro per arrotondare lo stipendio.
Nelle
zone del Chianti e Franciacorta, nel Bresciano, si possono, ad
esempio, trovare dipendenti che si erano messi in malattia per
lavorare con gli stagionali alla vendemmia, lo stesso accade in
Veneto o in Trentino durante la raccolta delle mele ; per non parlare
del periodo pre-natalizio, quando numerosi negozianti hanno bisogno
di manodopera straordinaria per l'aumento di afflusso della
clientela.
Il
pedinamento del detective dura in genere 4 o 5 giorni che di solito
sono sufficienti a “provare” i sospetti sull'assenteista ed il
servizio ha un costo intorno ai 1500-2000 euro.
La
tecnica dell'investigatore consiste, inizialmente, nell'appostarsi
per uno o due giorni nei pressi della casa del lavoratore in
malattia; nei giorni seguenti, poi, il detective mette alla prova il
“sorvegliato speciale” incrociandolo più volte durante la
giornata, per cercare di capire se quest'ultimo sospetta di essere
controllato.
Gli
spostamenti vengono registrati meticolosamente ed anche naturalmente
documentati con macchine fotografiche e telecamere, che, al giorno
d'oggi, non sono difficili da camuffare.
Le
microspie sono vietate per legge, ma per seguire il soggetto in
automobile, si possono utilizzare dispositivi satellitari gps
piazzati di nascosto sotto la carrozzeria del veicolo. Si tratta in
sostanza di un vero spionaggio a livello di James Bond, ma legalmente
autorizzato.
Lo
Statuto dei lavoratori vieta il controllo a distanza della
prestazione da parte del datore di lavoro, ma esistono, in merito,
due sentenze della Cassazione civile (la 829 del 1992 e la 7776 del
1996) che ammettono la legittimità del controllo tramite
investigatori in alcuni casi, come ad esempio l’assenteismo o
l’infedeltà aziendale.
Le
possibili conseguenze? O il dipendente “scoperto e smascherato”
si dimette da solo oppure viene licenziato per giusta causa;
nell’eventuale ricorso in sede civile, l’azienda, che comunque
non potrà utilizzare direttamente le prove raccolte, chiamerà a
testimoniare l’investigatore che, naturalmente, non farà altro che
“inchiodare” il lavoratore.
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