venerdì 27 aprile 2012

La Fiat si salva grazie a Chrysler


I dati relativi al primo trimestre 2012 per il gruppo Fiat sono chiari : se l'azienda torinese è ancora in grado di “galleggiare” nell'oceano della crisi automobilistica mondiale, lo deve soprattutto al marchio Chrysler, vestendosi, a tutti gli effetti, sempre di più “a stelle e strisce”.

Il gruppo torinese ha, infatti, chiuso i primi 3 mesi dell'anno con un utile della gestione ordinaria di 866 milioni contro i 251 del 2011 ; i risultati non possono essere realmente confrontati perché il marchio Chrysler ancora non era del tutto consolidato. Le vendite sono state pari a 20,221 miliardi di euro (da 9,210), con un margine operativo lordo di 1.929 milioni (contro 841) e l'utile netto di 379 milioni (contro 37).


Senza Chrysler, il gruppo torinese avrebbe chiuso “in rosso” la gestione ordinaria per 6 milioni contro l'attivo di 251 di 


un anno prima e il risultato netto sarebbe stato pesantemente negativo per 273 milioni contro l'attivo di 37 del 2011.

Sono dati particolarmente significativi che rispecchiano l'andamento europeo che, in quest'inizio dell'anno, si è rivelato decisamente disastroso : infatti, le attività nel Vecchio continente (marchi di lusso esclusi) hanno perso a livello operativo 170 milioni, praticamente il doppio rispetto allo stesso periodo del 2011; il Nordamerica ha guadagnato 681 milioni, il Sudamerica 235 e l'Asia 85 dove l'amministratore delegato di Fiat, Marchionne ha ribadito di essere ancora alla ricerca di partner.

Fiat-Chrysler è un gruppo globale, che continua a investire nelle architetture e realizza installazioni al momento nell'area Nafta e in America Latina, dove la domanda è particolarmente vivace. Così , Marchionne ha voluto evidenziare un punto essenziale : il fatto che il gruppo non stia investendo in Europa attualmente non significa che «stiamo deindustrializzando » in questa regione, perchè «le architetture le abbiamo e, quando il mercato europeo si riprenderà, potremo installarle rapidamente».

L'indebitamento netto delle attività industriali del gruppo è salito a 5,77 miliardi di euro dai 5,52 di fine dicembre; senza Chrysler i debiti sono saliti a fine marzo a 3,8 miliardi dai 2,4 di fine 2011.
Per quanto riguarda gli obiettivi per l'intero 2012, il gruppo ha per ora confermato i 77 miliardi di ricavi, utile di gestione a 3,8-4,5 miliardi, utile netto a 1,2-1,5 e indebitamento tra 5,5 e 6 miliardi.

Marchionne vuole “mascherare” i problemi di Fiat Auto con affermazioni positive sulla “partnership” : «Siamo incredibilmente soddisfatti per i risultati del primo trimestre di Chrysler Group, controllata da Fiat, che ha visto più che quadruplicare l'utile netto; é stato un grande trimestre e sono risultati «assolutamente positivi» in vista del lancio della Dodge Dart, nel secondo trimestre, per la quale il gruppo di Detroit si aspetta «grandi volumi per il resto dell'anno».



Nessun commento:

Posta un commento