lunedì 14 maggio 2012

Il Dalai Lama e i tentativi di ucciderlo


Che il Dalai Lama sia un personaggio scomodo per diversi motivi politici, religiosi ed etnici è cosa nota ; tutto ciò è stato clamorosamente confermato dalla notizia di un nuovo complotto per uccidere il famoso leader orientale.

A rivelare i dettagli del piano è stato lo stesso Premio Nobel per la Pace in un'intervista pubblicata dal Sunday Telegraph : i servizi cinesi, questa volta, erano intenzionati ad avvalersi di finte pellegrine che avrebbero potuto, secondo le previsioni, aggirare meglio il servizio di sicurezza incaricato di proteggere la vita del discusso e carismatico personaggio.  

Le modalità previste per il tentativo di assassinio erano assolutamente diaboliche :  sembra, infatti, che le donne si sarebbero dovute avvicinare al Dalai Lama con il pretesto di ricevere da lui la benedizione, per poi infettarlo con del potentissimo veleno nascosto nelle loro sciarpe e nei loro capelli.

Non è la prima volta che si parla di attentati nei suoi confronti : già nello scorso mese di gennaio, furono i servizi segreti indiani ad accorgersi di un commando composto da sei agenti cinesi in grado di infiltrarsi all'interno della comunità tibetana con l'intenzione di uccidere il suo capo in occasione di un suo viaggio a Mumbai, la vecchia Bombay ; pare che dietro a questo tentativo di azione ci fossero i seguaci di una setta integralista, da sempre nemica dei pensieri e delle filosofie esposte dal Dalai Lama.

Sono in molti a giudicare scomoda la presa di posizione del leader tibetano, soprattutto in Cina, dove l'ascesa del capitalismo e delle nuove fonti di ricchezza è in netto contrasto con l'antica tradizione religiosa portata avanti con fermezza e convinzione dal quattordicesimo, storicamente parlando, esponente dei Dalai Lama.  

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