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lunedì 9 aprile 2012

Milan, missione Chievo vietato sbagliare


Nemmeno il tempo di ripulirsi le labbra dal cioccolato delle uova pasquali, che già si torna a parlare di campionato; sì, sembra proprio che il calendario avesse previsto in anticipo questo duello avvincente e senza esclusioni di colpi tra il Milan e la Juventus, tanto da farci ritornare subito subito davanti ai televisori o, per i più fortunati, al Bentegodi di Verona o allo Juventus Stadium di Torino dove si consumerà la prossima “singolar tenzone”.

Non a caso, abbiamo citato per primo il Milan, sia per rispetto per i campioni uscenti sia perchè saranno proprio i rossoneri a riaprire le “danze” martedì sera nell'anticipo contro il Chievo : un Milan sempre più in emergenza,tra infortunati e squalificati (Van Bommel,Thiago Silva, Pato, Mesbah, Ambrosini, Aquilani, Bonera per citare solo i più recenti....).

domenica 8 aprile 2012

La Juve ringrazia Amauri e la Fiorentina, Milan K.O e primato


Non è un caso che, proprio nel giorno della vigilia di Pasqua, la Juventus ritrovi la vetta della classifica di Serie A : in fin dei conti, lo stesso Antonio Conte aveva più volte ribadito nelle scorse settimane che la sua squadra stava vivendo un sogno e nulla di più e dentro di sé aspettava un regalo dalla buona sorte.





venerdì 6 aprile 2012

Milan o Juve : partita la volata scudetto tra veleni e antichi rancori....


La volata scudetto è iniziata : 8 partite per decidere chi tra Milan e Juventus si aggiudicherà il titolo di Campione D'Italia 2011-2012, mentre le schermaglie dialettiche tra rossoneri e juventini proseguono a ritmo di gol fantasma non assegnati e rigori a favore da "fiera di beneficenza".
E' Partita La Volata Scudetto Fra Veleni Antichi E Più Recenti
L'impressione è che i giochi siano già fatti. Un vecchio detto diceva : "Il potere logora chi non ce l'ha...." e il potere in questo momento è nelle mani della squadra di Massimiliano Allegri che può contare non solo sui due punti di vantaggio che a questo punto della stagione sono importantissimi, ma soprattutto su un calendario che sulla carta appare decisamente più abbordabile rispetto a quello della Juventus.

martedì 3 aprile 2012

Cassano,Muamba,Bovolenta, tre vite per lo sport, tre destini diversi


Antonio Cassano, barese, calciatore del Milan; Patrice Muamba, anch'egli calciatore della squadra inglese del Bolton; Vigor Bovolenta, campione della pallavolo della Yoga Forlì e campione del mondo con la nazionale: tre vite unite nella passione per lo sport agonistico, tre destini, purtroppo, così diversi l'uno dall'altro.
Quel giorno di fine Ottobre 2011, quando giunse la notizia del malore del calciatore Antonio Cassano, reduce con la sua squadra, dalla vittoriosa trasferta di Roma, chi conosce bene il fantasista barese aveva capito che, quella volta, non si trattava della solita burla, del solito scherzo da mattacchione.

lunedì 2 aprile 2012

Antonio Conte, le sue rivincite e i suoi sogni


E' sempre più la Juventus di Antonio Conte, ora lo possiamo vedere con i nostri occhi. Quel leccese che approdò alla Vecchia Signora era, senza alcun dubbio, l'incognita numero uno della nuova squadra che doveva rinascere dalle ceneri della scorsa stagione, una scommessa sulla quale aveva puntato la dirigenza, con Andrea Agnelli in testa.

Conte è riuscito, soprattutto, a ricostruire ciò che gli allenatori precedenti avevano dilapidato, ossia il rapporto con i tifosi; certo la sua juventinità doc l'ha certamente aiutato, ma il popolo bianconero, a volte, non guarda in faccia a nessuno e se la può prendere anche contro chi, in passato, ha dato tanto alla causa della Vecchia Signora.

La Fiorentina in bilico, la paura della serie B


Si annusa un clima di contestazione a Firenze, dopo l'ennesima sconfitta patita in casa dalla squadra toscana, stavolta, contro il Chievo e lo spettro della retrocessione è distante ormai solo 5 punti.
I tifosi viola, si sa, sono di palato fine, non sono abituati a vedere la loro squadra galleggiare con una barchetta di legno in mezzo al mare, vorrebbero vederla navigare perlomeno su di un 12 metri.
Sanno cos'è successo alla Sampdoria l'anno passato e la paura, dopo le ultime prestazioni, va aumentando.
La “viola”, esattamente dieci anni fa, conobbe l'incubo del fallimento, a causa dei mancati pagamenti degli stipendi dei calciatori e alla sua impossibilità di sostenere le spese per l'iscrizione al campionato : poi l'acquisto da parte della famiglia Della Valle e la risalita dalla serie C2 con il nome di Florentia.
Una scalata rapida, quasi rabbiosa, che la portò a vivere una splendida avventura sotto la guida dell'attuale allenatore della Nazionale, Cesare Prandelli che riportò la Fiorentina a livelli competitivi non sono in Italia, ma anche in Europa, partecipando anche alla Champions League.

Che rimane ora di quella squadra? Poco o nulla, purtroppo. Tra i pali non c'è più Frey, Montolivo, ormai, ha la testa ad altre squadre, Vargas è un'ombra del giocatore che Prandelli valorizzò a livelli stratosferici e in attacco c'erano tali Gilardino e Pazzini....
Già, lo stesso Giampaolo Pazzini che l'anno scorso fu ceduto dalla Sampdoria insieme a Cassano....a Firenze toccano ferro, pensando a come terminò il campionato della squadra genovese.
Il calendario, da qui alla fine, non aiuterà certo nell'impresa : in casa contro Palermo,Inter,Novara e Cagliari, fuori casa contro Milan (sabato prossimo), Roma, Atalanta e Lecce; il confronto diretto contro i salentini, per di più allo stadio di Via del Mare, è programmato alla penultima giornata.
I tifosi viola fanno già gli scongiuri....  

domenica 1 aprile 2012

La Lazio cade a Parma, la Champions si allontana

Battuta d'arresto per la squadra allenata da Edy Reja che esce sconfitta per 3 a 1 dal Tardini di Parma. Questa sconfitta complica il raggiungimento del terzo posto finale che permetterebbe alla squadra romana di raggiungere la qualificazione alla prossima Champions League. Le reti sono state realizzate da Mariga e da Floccari per la squadra emiliana, mentre Scaloni ha siglato il gol della bandiera per la squadra capitolina.

Buffon Abbiati e il diverso trattamento mediatico


C'era molta attesa ieri sera allo stadio di San Siro per la sfida tra due dei più titolati club del mondo, il Milan ed il Barcellona : chi è appassionato di calcio, e non solo tifoso del club rossonero, si sarà sicuramente appostato sul proprio divano di casa stile "fantozziano" per godersi le gesta atletiche dei 22 in campo.
Come dunque saprete, il match è terminato zero a zero, rimandando all'incontro di ritorno in programma martedì prossimo al Nou Camp di Barcellona il discorso qualificazione alle semifinali, dove la vincente, con tutta probabilità, dovrà affrontare il Chelsea di Roberto di Matteo.
Ma, tralasciando l'aspetto strettamente agonistico dell'evento, vorrei soffermarmi in particolare su un episodio accaduto durante la prima frazione di gioco : siamo al quindicesimo minuto, Alexis Sanchez, ex giocatore dell'Udinese, si incunea in area di rigore ed il portiere del Milan, Abbiati, nel tentativo di anticiparlo, lo aggancia, causandone la caduta. I giocatori del Barcellona protestano vivamente contro il direttore di gara, lo svedese Eriksson, che fa continuare il gioco, non assegnando la massima punizione.
Buffon - Abbiati E Il Diverso Trattamento Mediatico
Ora torniamo indietro con la mente solo a poco più di un mese fa, il 25 Febbraio scorso, durante Milan-Juventus, Buffon, il portiere della Juventus, rimanda il pallone in campo dopo che quest'ultimo ha chiaramente varcato la linea di porta: come ricorderete, il gol non fu concesso e le polemiche infiammarono il dopopartita.
Buffon, nelle interviste in sala stampa, fece la seguente dichiarazione : ""La parata su Muntari non mi ha dato la sensazione di essere dentro. L’azione è stata caotica e non mi sono reso conto se il pallone aveva già varcato la linea o meno. Onestamente credo che anche se me ne fossi reso conto forse non avrei dato una mano all’arbitro anche perchè a fine partita avrebbero dovuto avviare le pratiche per la mia beatificazione".
Da questa dichiarazione, Gigi Buffon fu bersagliato a destra e a sinistra da feroci critiche, accusato di slealtà sportiva, i canali sportivi (in particolar modo Mediaset.....) chiesero addirittura che gli fosse revocata la fascia di capitano della nazionale.
Buffon - Abbiati E Il Diverso Trattamento Mediatico
Ora, tornando a ieri sera, ci risulta difficile credere che Abbiati non si sia reso conto o meno di aver toccato l'attaccante basco : il portiere del Milan non ha comunque rilasciato dichiarazioni in merito nel dopopartita.
Quindi, è inevitabile chiedersi : in campo mediatico, e in particolar modo televisivo, esistono due pesi e due misure, (dettate dai maggiori azionisti delle reti pay per view....)? E' meglio tacere ed evitare di parlare degli episodi della partita oppure ammettere francamente che tutti i calciatori sono pagati dalle società e "costretti" a comportarsi da ipocrita?
Pur essendo contenti che una squadra italiana possa ancora sperare di andare avanti nella più importante competizione calcistica europea per club, crediamo che il Milan abbia perso una buona occasione per dimostrare la propria coerenza di idee.

Alessandro Del Piero e il tempo che si è fermato


Alessandro Del Piero, 38 anni a Novembre, una valigia già pronta per Giugno e un passaporto in mano, destinazione ancora ignota. 
25 Marzo 2012, Torino, Juventus Stadium, ore 22,10 : Alessandro Del Piero è a bordocampo, si toglie la tuta, l'altoparlante scandisce il suo nome mentre il popolo bianconero urla il suo nome. Il suo ingresso in campo è un segnale forte, chi conosce il passato recente di Alex sa il perchè, sa che quella di ieri sera non era una partita qualunque, sa che Alex ha dovuto aspettare 6 lunghi anni (calcisticamente parlando) per poter rivedere la sua Juventus prendersi la Rivincita, con la R maiuscola, quella che passa per Calciopoli, quella che passa per la Serie B, quella che l'ha lasciato troppo tempo lontano dai palcoscenici che contano.
La carta d'identità per Alex non conta, per lui il tempo si è fermato il 12 Febbraio 2006, allo stadio di San Siro, Inter - Juventus, 85esimo minuto della ripresa : lo stadio è in silenzio, mentre Alex prende la rincorsa, tira e fulmina Julio Cesar nell'angolino alla sua sinistra. La Juventus espugna il Meazza per 2 a 1, Alex corre con le braccia alzate e la proverbiale "linguaccia" di fuori come un ragazzino, la Juventus di Fabio Capello corre verso il suo 29esimo scudetto, un titolo che poi le sarà tolto per le note vicende "Moggiane".
Ecco perchè per Alex il tempo ha ricominciato a scorrere solo ora e quando Arturo Vidal gli ha servito un passaggio "cioccolatino" nel cuore della difesa interista, siamo sicuri che Alex abbia ripensato in quella frazione di secondo a quella sera del 2006, come rapidi fotogrammi di una pellicola dimenticata.
Juventus - Inter, Del Piero E Il Tempo Che Si è Fermato
A fine partita, gli abbracci ai compagni che, tranne Gigi Buffon, non sono più gli stessi di quella sera ma a lui poco importava perchè chi ha conosciuto Alex anche se solo da pochi mesi è come se lo conoscesse da una vita.
E poi via, negli spogliatoi a festeggiare e poi in sala stampa, a chi gli chiedeva del suo futuro, del "benservito" che la dirigenza gli ha già consegnato nelle mani, Del Piero rispondeva come se si fosse svegliato da un sonno durato sei anni : il futuro? Beh, il futuro è domenica prossima contro il Napoli, il futuro è un contratto che Alex aveva firmato l'anno scorso in "bianco" (o meglio in "bianconero" come gli piace precisare), perchè Alex è sempre stato soprattutto un campione di stima e di rispetto.
Non sappiamo cosa succederà a Giugno, se Alex chiuderà per sempre con la chiave il suo armadietto a Vinovo e prenderà in mano per la prima volta nella sua carriera una valigia. Se solo Andrea Agnelli capisse che per Alex il tempo si era fermato...