Un dizionario descrive la lacrima come la gocciola dell'umore secreto dalle ghiandole lacrimali dell'occhio, che sgorga dalle ciglia per irritazione locale, dolore fisico o forte commozione.
Leggendo questa definizione, non si può fare a meno di fare delle riflessioni che vengono del tutto spontanee.
Prendiamo, ad esempio, la vicenda di Rosy Mauro, vicepresidente del Senato, espulsa dal suo partito, in quanto protagonista dello scandalo che ha coinvolto in questi giorni la Lega : l'abbiamo vista, l' altra sera nella trasmissione televisiva “Porta a porta” mentre, singhiozzando, dichiarava che non si sarebbe mai dimessa e che sarebbe stata la prima volta che avrebbe disubbidito al partito.
Dunque, come diceva il dizionario? Irritazione locale? Direi di no. Dolore fisico? Nemmeno, ci mancherebbe. Forte commozione? Bah...sembra esserci un motivo per commuoversi?
Andiamo avanti. Pochi giorni fa, l'ex calciatore del Bari, Andrea Masiello è stato arrestato nell'ambito dell'inchiesta del calcioscommesse : durante l'interrogatorio, il giocatore è scoppiato in lacrime ammettendo di aver venduto diverse partite e di aver fatto pure un autogoal apposta.
Ricordate cosa diceva il dizionario? Giudicate voi...
Prendiamo ancora un altro caso : Sabrina Misseri, imputata per l'omicidio della cugina Sarah Scazzi, durante il processo a suo carico, scoppia a piangere ripetutamente davanti alla corte, mentre vengono ripercorsi i momenti della tragica vicenda.
Riprendiamo, come prima, in mano il dizionario e rileggiamo la definizione...avete trovato qualcosa che possa giustificare il suo pianto?
Potremo andare ancora avanti a citare altri casi simili a questi , ma fermiamoci qui.